giovedì 22 aprile 2010

Comitato della Libertà



Il 30 aprile del 2009 in Roma è stato costituito ufficialmente il Comitato per la candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace 2010.
Il Comitato della Libertà è stato ideato dal Dott. Giammario Battaglia - Spin Doctor, Event Manager e Project Manager Social Customer Care.
Dopo aver raccolto oltre 16.000 adesioni in tutta Italia, il Comitato, il 16 gennaio 2010, ha inviato la candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace 2010 al Comitato Nobel Norvegese.
Il primo firmatario Parlamentare della candidatura è stato l'on.le Emerenzio Barbieri del PDL. Il sito web, alla data del 16 gennaio 2010, è stato visitato da 1.700.000 utenti. Il Comitato, raggiunto lo scopo prefisso si è sciolto il 30 gennaio 2010.

mercoledì 21 ottobre 2009

Perche' Silvio Berlusconi Nobel per la Pace 2010

Il 3 DICEMBRE 2009 il reportage di Sebastien Lagay: "L'Italie des Berlusconiens" sull'attività del Comitato Silvio Berlusconi Nobel per la Pace 2010, è stato il più visto in Francia, campione di audience, con il 20,8% di share, mentre il 15 OTTOBRE 2009  il Comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi ha partecipato alla trasmissione ANNOZERO di RAIDUE.

 "Silvio Berlusconi non è contro la legge. Silvio Berlusconi non è contro la Costituzione. Silvio BERLUSCONI è fedele alla Costituzione. Il vero pericolo sono i COMUNISTI, ora riciclati nel PD, che VOGLIONO NUOCERE CON LA CATENE DELLA COSTITUZIONE". (Giammario Battaglia rivolto all'On.le Pierluigi Bersani del PD)
 

 


"La pace può", l'inno di Silvio Berlusconi Nobel 2010.

Musica del maestro Pino di Pietro.
Testo di Loriana Lana.
Cantano Loriana Lana ed il tenore Sergio Panajia.


"La pace può
miracolo
la guerra è stata solo un incubo
voglio un abbraccio che sia unico
e dove sei sarò".


" Silvio Berlusconi è un uomo che ha saputo coniugare, con la sua vita, le sue opere ed azioni, il pensiero liberale di Milton Friedman, l´umanesimo economico di Wilhelm Röepke, l´aspirazione di Muhammad Yunus a creare un sistema capitalista inclusivo e non esclusivo".

Nato a Milano, il 29 settembre  del 1936, nel 1962 inizia la sua attività di imprenditore nel settore edile. Diventa il primo operatore italiano nella realizzazione di centri residenziali e centri commerciali (Milano 2, Milano 3, il Girasole). Nel 1980 fonda Canale 5, la prima rete televisiva nazionale, a cui si aggiungono Italia 1 (1982) e Rete 4 (1984). Grazie al successo ottenuto in Italia diffonde la televisione commerciale in Europa: in Francia con La Cinq (1986), in Germania con Telefünf (1987), in Spagna con Telecinco (1989).Nel 1992, scoppia il caso giudiziario di Tangentopoli ed un’intera classe politica viene azzerata. Poichè il Paese rischiava di finire nelle mani delle Sinistre, che prospettavano un futuro illiberale e di povertà, il 26 gennaio 1994, Silvio Berlusconi prende la decisione di abbandonare la sua attività imprenditoriale, per dedicarsi interamente alla politica e per contrastare la possibile dittatura silenziosa della gioiosa macchina da guerra, messa in campo da Achille Occhetto, ex segretario del Partito Comunista Italiano, poi PDS.Fonda Forza Italia e si afferma alle elezioni politiche nel 1994 e nel 2001, diventa Capo del Governo, ma non riesce a realizzare compiutamente il suo programma elettorale di rinnovamento dell’Italia, a causa dell’opposizione di alcune forze politiche della sua stessa maggioranza, troppo legate a logiche di partito.Il 10 aprile 2006 perde, per pochi voti contestati, le elezioni, ma, il 2 dicembre 2006 più di un milione di italiani riuniti in Roma gli chiedono un atto di coraggio e di liberarsi dall’abbraccio mortale di alcuni dirigenti politici incapaci di lavorare per un’Italia migliore, e, soprattutto del Governo Prodi, incapace, quest’ultimo di risolvere qualsiasi problema, e che aveva portato il prestigio italiano all’estero ai minimi storici.L’immagine dell’Italia nelle tv di tutto il mondo era, infatti, quella di Napoli sommersa dai rifiuti.Il 18 novembre 2007 in Piazza San Babila a Milano annuncia di voler costituire un nuovo partito, al fine di riunire tutti i moderati ed il 14 aprile 2008, dopo la caduta del Governo Prodi, viene rieletto in Parlamento e nominato Capo di Governo.In soli 100 giorni risolve il problema dei rifiuti a Napoli ed il 29 marzo 2009 fonda il Popolo della Libertà.L’Italia, che per copa delle Sinistre, si era mostrata per ben due anni, dal 2006 al 2008, subalterna in Europa, ondivaga nella politica in Medio Oriente, incerta nei confronti delle minacce del terrorismo internazionale, nei rapporti con gli Stati Uniti e con la Nato, titubante nel mantenere gli impegni presi, grazie a Silvio Berlusconi riacquistava la fiducia internazionale ed il ruolo che le spettava come Paese fondatore dell’Unione Europea.

LA CRISI RUSSIA - GEORGIA

Mai avremmo ottenuto un accordo tra georgiani e russi se Berlusconi non avesse fatto valere i suoi antichi legami di amicizia e fiducia con Vladimir Putin » (Nicholas Sarkozy, 24 febbraio 2009).«Con Berlusconi ci siamo sentiti per mettere fine alla guerra. Mi piace. Ha dato prova di essere una persona intelligente, capace di muoversi con efficacia a livello diplomatico» (Mikhail Saakashvili, 19 maggio 2009).Nei giorni più difficili della guerra tra Russia e Georgia, il presidente Berlusconi ha messo in campo i suoi buoni rapporti con Vladimir Putin per fermare l'ingresso dei carri armati russi che si trovavano, a sole due ore (15 km), da Tiblisi. Successivamente, il premier Berlusconi si è adoperato per fare in modo di giungere a una soluzione equilibrata della questione, assicurando il forte contributo dell’Italia all’azione condotta da Nicholas Sarkozy, presidente di turno dell’Unione Europea. Il Consiglio europeo straordinario tenutosi il primo settembre a Bruxelles, ha fatto propria la linea del “buon senso” fortemente auspicata dall’Italia. Da un lato l’Europa ha stigmatizzato il comportamento russo nel Caucaso e ha confermato la richiesta alla Russia di completare il ritiro delle sue truppe dalle zone occupate come condizione per negoziare accordi commerciali con Mosca; dall’altro lato non si sono imposte sanzioni e non si è interrotto il dialogo con la Russia, partner strategico irrinunciabile per la stabilità del mondo. Se la crisi in Georgia non fosse stata risolta positivamente, si sarebbe ripiombati in un clima da nuova guerra fredda, con migliaia di morti alle spalle. Una vera e propria catastrofe. L'inizio di una terza guerra mondiale.



L'ACCORDO SULLA RIDUZIONE DELLE TESTATE NUCLEARI

Il 2008 è stato caratterizzato da una forte contrapposizione tra la Russia e gli U.S.A.
Il Governo americano aveva impiantato delle batterie missilistiche nella Repubblica Ceca ed in Polonia ed aveva chiesto alla Georgia ed all'Ucraina di entrare nell'Alleanza Atlantica.
Per tutta risposta, il Governo Russo aveva piazzatto dei missili contenenti testate atomiche a Kaliningrad.
Silvio Berlusconi, durante il G20 che si è tenuto a Londra, ha mediato tra le posizioni di Barak Obama e Dmitri Medvedev e li ha invitati al dialogo
Grazie a tale mediazione, gli USA e la Russia hanno firmato uno storico accordo di riduzione delle testate nucleari, due giorni prima del G8 che si è tenuto nella città dell'Aquila. Il preludio ad un nuovo mondo senza armi atomiche.

LE MISSIONI ITALIANE DI PACE



Silvio Berlusconi, consapevole dei doveri propri di una grande democrazia, ha sempre sostenuto, contro il parere contrario delle Sinistre, l’invio dei nostri militari nei territori di guerra, al fine di impegnarli in missioni di pace e di contrasto al terrorismo internazionale. 
I militari italiani infatti sono apprezzati, ascoltati e richiesti, per le loro capacità e per i risultati ottenuti sul campo. In tutti i contesti in cui sono impiegati, le donne e gli uomini dei nostri contingenti si fanno apprezzare per il loro coraggio, la loro preparazione, la loro umanità, la loro capacità di entrare in relazione con le popolazioni civili che sono chiamati a proteggere.


IL TRATTATO CON LA LIBIA, LE SCUSE PER IL COLONIALISMO, E LA DIPLOMAZIA COMMERCIALE


Silvio Berlusconi non solo è stato l’artefice delle positiva mediazione tra USA e Libia e della ripresa dei rapporti diplomatici tra i due Stati, ma è stato il protagonista della storica firma del trattato di amicizia e di cooperazione con la Libia.
Il trattato ha chiuso la questione del riconoscimento dei danni morali e materiali per il tempo in cui la Libia è stata una colonia italiana (1911-1945).
L’Italia, grazie a Silvio Berlusconi, è il primo Paese che nel rapporto con una ex-colonia ha riconosciuto le proprie responsabilità con atti concreti.
Muammar Gheddafi nella conferenza stampa del 10 giugno 2009 a Villa Madama ha dichiarato: “Un'era si è chiusa e ne è iniziata una nuova”. “I governi precedenti - ha detto Gheddafi - hanno fallito. Con loro non siamo riusciti. Quella di Berlusconi è stata una decisione storica coraggiosa, nel chiederci scusa per il colonialismo".

"Berlusconi è un uomo di ferro che ha preso una decisione storica".
"Riconoscere" la sofferenza creata, ha continuato Gheddafi, ha avuto il valore di "un simbolo di condanna … del dolore arrecato al nostro popolo”.
Ha poi concluso Gheddafi: “l'Italia è l'unico tra gli Stati coloniali a cui non possiamo rimproverare nulla, perché si è purificato da politiche imperialiste”.


NOMINA RASMUSSEN SEGRETARIO GENERALE NATO ED IL RITORNO ALLO SPIRITO DI PRATICA DI MARE

Grazie ai buoni rapporti creati in questi anni, in questo caso, soprattutto con la Turchia, e grazie alla ottima considerazione internazionale conquistata con il buon governo, Silvio Berlusconi ha anche avuto un ruolo decisivo nella nomina di Anders Fogh Rasmussen a segretario generale della Nato. Nella conferenza stampa finale del vertice Ue-Usa, il premier ha spiegato: "Tutti oggi mi sono stati grati e mi hanno ringraziato per il lavoro fatto con Erdogan. Senza il nostro intervento - ha sottolineato - non ci sarebbe stata la possibilità di arrivare alla nomina del nuovo segretario generale, e questo sarebbe stato un fatto gravissimo".Infatti il premier italiano ha avuto una lunga conversazione con Erdogan durante la fase negoziale per la nomina del nuovo segretario. La Turchia era l'unico Paese della Nato che si opponeva all'elezione di Rasmussen.
Dopo tale straordinario successo diplomatico, Silvio Berlusconi ha rivolto, a tutti i protagonisti della politica internazionale, l'invito a riscopire  lo spirito di Pratica di Mare del 2002,e, pertanto, a riunire nuovamente il Consiglio dell'Alleanza Atlantica e la Federazione Russa.


L’IMPEGNO PER I PAESI POVERI DEL CONTINENTE AFRICANO

Silvio Berlusconi, presidente di turno del G8 dell’Aquila, che si è tenuto dal giorno 9 all’11 luglio del 2009, è riuscito a convincere i “Grandi” del Mondo, ad aumentare da dieci a venti miliardi di dollari, le risorse economiche da destinare ai Paesi del Terzo Mondo del continente africano ed a “combattere il protezionismo”, riavviando, di fatto, il negoziato per la libertà dei commerci, il c.d. negoziato di Doha,  al fine di dare la possibilità a tutti quei Paesi che non sono nel benessere di esportare i loro prodotti senza barriere di ingresso.


L'IMPEGNO DI SALVARE LA TERRA DAI DISASTRI CLIMATICI

Silvio Berlusconi, da sempre, impegnato nella difesa dell'ambiete, ha richiesto a tutte le Nazioni, e non solo alll'Europa, di collaborare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, in quanto la salvaguardia dell'eco-sistema deve essere un principio ed un valore condiviso da tutti.
 

IL SALVATAGGIO DELLE BANCHE
Silvio Berlusconi, durante la recessione, il 10 ottobre del 2008, è Stato il Primo capo del Governo al mondo a richiedere e convincere gli Stati membri dell'Unione Europea, ad impegnarsi per evitare il fallimento di più di 400 banche. Il Governo Bush, ad esempio, su invito del nostro Presidente Silvio Berlusconi ha stanziato, più di 700 miliardi di dollari.

LA GUERRA SU GAZA

L'Italia non solo ha contribuito a fermare la guerra su Gaza, ma ha donato più di qualsiasi altro Stato al mondo per la ricostruzione, ovvero 100 milioni di dollari. Un esempio  che è stato seguito, successivamente, anche, dagli altri Stati Europei.

LA RISOLUZIONE DELLE EMERGENZE IN NAPOLI, ABRUZZO E MESSINA


L'Italia e Silvio Berlusconi sono divenuti, per gli Stati di tutto il Mondo, un esempio di efficienza e professionalità da seguire, grazie alla straordinaria capacità dimostrata nel risolvere il dramma dei rifiuti di Napoli, ed i drammi umanitari causati da calamità naturali, quali il terremoto in Abruzzo e l'alluvione in Messina del 2009.